Psicologia canina
Aiutooo, il mio cane salta addossoooo!!!
Saltare addosso alle persone è un comportamento molto frequente, non così grave, ma senza dubbio fastidioso. Il cane vuole così manifestare il suo entusiasmo, ma l’ effetto è a volte l’abito marchiato da due belle impronte di fango per non parlare di calze rotte, gambe graffiate e bambini cappottati a terra. Pronti per andare in ufficio facciamo retro front e andiamo a cambiarci, camminando poi a marcia indietro e minacciando col giornale il nostro amico, urlando e gesticolando in modo isterico. Scene di vita quotidiana, soprattutto se si ha a che fare con un cucciolone esuberante e poco educato al rapporto con gli umani.
La prima cosa da fare è capire perché ai cani piace così tanto leccarci la faccia e perché nonostante i rimproveri e le sgridate spesso continuino a saltare in modo sempre più insistente.
Il rituale del saluto è molto importante sia nel rapporto intraspecifico (cane-cane) che interspecifico (cane-uomo). I cuccioli manifestano la loro subordinazione agli adulti leccando loro il muso, in particolare le labbra e gli angoli della bocca. E’ un comportamento corretto che serve a stabilire le giuste gerarchie del branco, in special modo quando due elementi si ricongiungono dopo un temporaneo allontanamento. Il cane adulto, spesso eterno cucciolone, può mantenere questo comportamento e riproporlo quando si relaziona con l’essere umano. Anziché scodinzolare e rimanere con le quattro zampe a terra, accoglie il suo amico bipede con un bel salto, con l’obiettivo di salutarlo “muso a muso”. Di solito con la crescita questo modo di agire tende a diminuire di frequenza, ma se il proprietario non rispetta le fasi dello sviluppo e non modifica il suo comportamento in relazione all’età del cane, può permanere per tutta la vita dell’animale.
Quando il cane ci salta addosso, in sostanza sta cercando attenzioni: se il risultato è una carezza, una sgridata, uno sguardo traverso, non importa, ciò che conta è farsi notare. Di solito, se l’abbigliamento e le circostanze lo consentono, la nostra reazione è positiva e accarezziamo il cane, diversamente lo sgridiamo, generando non poca confusione ed eccitando l’animale ancora di più. Ad esempio, spingere via l’animale con un gesto di disappunto significa spesso dare il via al gioco…io spingo te e tu spingi me!! Il risultato, per Fido, è lo stesso: per avere attenzioni basta saltare. Molti bambini utilizzano la stessa strategia e preferiscono combinare guai e guadagnare una sculacciata piuttosto che essere ignorati dai genitori.
Ma ora vediamo cosa possiamo fare per insegnare al nostro cane a salutare, fare le feste ed avere le giuste attenzioni, senza diventare invadente.
In primo luogo è importante che tutti i componenti della famiglia si comportino nello stesso modo. Se c’è coerenza il cane apprende con più facilità e più rapidamente. Il nostro atteggiamento dovrebbe essere sempre lo stesso allo scopo di stabilire una regola che solo in seguito sarà possibile infrangere con qualche eccezione. Quindi, se il cane salta addosso dobbiamo ignorarlo e voltarci dalla parte opposta, sempre, a prescindere dal nostro stato d’animo e dal nostro abbigliamento. Qualsiasi interazione, verbale, visiva o tattile potrebbe incentivare il comportamento sbagliato.
Dopo vari salti e tentativi andati a vuoto di solito l’animale si stanca e se ne va, in cerca di qualcosa di più divertente, a questo punto possiamo aspettare un minuto, quindi chiamare il cane e premiarlo (ovviamente solo se rimane con le zampe a terra). Il premio, che sia una carezza, una parola carina o un biscotto, è fondamentale per motivare il cane e offrirgli una sana alternativa alla sua eccessiva esuberanza. Solo così imparerà a comportarsi in modo equilibrato e si sforzerà di capire quale atteggiamento è più opportuno e vantaggioso.
Un momento critico, di solito è il rientro a casa del proprietario…la gioia sembra incontenibile!! Ma anche in questo caso dobbiamo avanzare dritti facendo finta di niente, spostarci se il cane diventa invadente e salutarlo solo e soltanto quando si sarà calmato, l’ideale sarebbe aspettare che si metta a cuccia.
Il nostro amico deve capire che per avere attenzioni deve comportarsi in modo educato e rispettoso. Non potendo spiegare il nostro punto di vista a parole e fare al nostro beniamino un bel discorsetto, noi umani dobbiamo utilizzare un linguaggio corporeo comprensibile che arrivi dritto allo scopo senza equivoci e fraintendimenti.
Se il comportamento irruente dovesse, nonostante questi consigli di base, persistere a lungo, sarebbe utile farsi aiutare da un educatore per impostare un lavoro sull’autocontrollo del cane e aiutarlo a contenere le emozioni entro certi limiti.